YNW Melly è stato arrestato per il duplice omicidio di 1° grado di due dei suoi amici di una vita.
Lo sanno anche i muri ormai, il 13 marzo infatti la notizia ha invaso tutti i blog e siti rap.
Quello che però andrò a fare io qui è tracciarvi velocemente un profilo della persona di Melly e raccontarvi nel dettaglio la dinamica del presunto omicidio di cui si sarebbe macchiato.
Partiamo dal background del rapper:
Jamell Demons è un giovane rapper di 19 anni, proveniente dalla Florida. Cresciuto in un ambiente povero e violento, fin da adolescente ha guai con la giustizia, che lo portano anche ad essere condannato a mesi di carcere.
Passiamo ora alla sua musica:
l’ispirazione per la sua canzone più famosa ‘Murder On My Mind’ gli venne proprio in cella. In generale la musica di Melly ha sempre avuto temi molto violenti ed espliciti e fa spesso riferimenti alla sua vita vissuta.
Alla base della sua figura rapper c’è la sua doppia personalità (Di cui parla anche nel singolo dal titolo appunto ‘Mixed Personalities’): Melly e Melvin, la sua parte buona e la sua parte malvagia.
Veniamo all’omicidio:
la cosa che ha affascinato me e colpito tanti, è che i particolari dell’assassinio sono talmente horror da sembrare essere usciti proprio da una delle sue canzoni.
Alle 4.30 del 30 Ottobre 2018, il rapper YNW Bortlen arriva all’ospedale di Miramar e scarica dalla sua auto i suoi due amici, sostenendo di essere stati vittime di una sparatoria in autostrada. YNW Melly non è neanche presente, ma si scoprirà poi che è invischiato nella storia. I due ragazzi feriti sono subito dichiarati morti e la polizia comincia la sua investigazione.
Dai rapporti degli inquirenti emerge che i colpi fatali ai due ventenni siano stati sparati all’interno del veicolo, in particolare dalla parte sinistra del sedile posteriore. Non da fuori quindi, come aveva invece dichiarato il presunto sopravvissuto Bortlen.
Cosa c’entra però in tutto ciò Melly?
Ciò che lo incastrerebbe è un video di sorveglianza della sera della sparatoria. In esso si vedono le due vittime, Bortlen e anche Melly salire a bordo della stessa Jeep e quest’ultimo sedersi dietro a sinistra, proprio da dove sarebbero partiti i colpi di arma da fuoco secondo la balistica.
E’ stato poi ritrovato un bossolo all’interno dell’auto e altri in un luogo diverso dalla teorica scena del crimine, dove Melly e Henry avrebbero in realtà inscenato la sparatoria. Ma c’è dell’altro: i due amici avrebbero pensato bene di crivellare di proiettili la parte destra del veicolo, quando invece i proiettili omicidi provenivano dalla sinistra delle vittime.
Insomma, la storia raccontata da Melly e Bortlen sembra fare acqua da tutte le parti.
Come sarebbe andata realmente?
Secondo la ricostruzione dei fatti, Melly avrebbe ucciso a sangue freddo i suoi due amici a bordo dell’auto in cui si trovavano. Avrebbe poi girato in auto senza meta con Bortlen per un po’ di tempo, cercando di inventare una storia credibile per coprire l’omicidio. I due avrebbero quindi inscenato la sparatoria subita. Melly sarebbe poi sceso dall’auto e se ne sarebbe andato, lasciando all’amico il compito di portare i cadaveri all’ospedale e di vedersela con la polizia.
Il giudice ha dato ordine che YNW Melly e YNW Bortlen restino in carcere in attesa del processo, senza possibilità di cauzione.
Melly intanto si è dichiarato non colpevole. Le prove però sembrano essere schiaccianti e il rapper rischia non solo il carcere a vita, ma la pena di morte.
Se avete letto l’articolo che pubblicai su Bobby Shmurda, noterete una curiosa somiglianza tra il suo caso e questo: entrambi rapper giovanissimi cresciuti nella povertà, entrambi riversano nei propri testi la violenza della loro vita, entrambi sfondano con una canzone e riescono a malapena a godersi la fama prima di venire incarcerati.
La differenza è che mentre Bobby uscirà tra poco più di un anno dal carcere, Melly assieme alla vita dei suoi due amici, ha messo fine alla propria.